Interrogazioni senza
ansia, si può
Oggi si interroga! Quante volte questa frase
ci ha provocato ansia, frustrazione, paura? Mentre l’insegnante scorre l’elenco
dei nomi sul registro si possono verificare crisi di apnea, scongiuri vari e
preghiere disperate. Se il nome pronunciato è quello di un nostro compagno di
classe…..respiro di sollievo, altrimenti forza e coraggio, tocca a noi! Come
possiamo affrontare un’interrogazione al meglio? Un buon risultato non può
prescindere dall’aver studiato. Per cui, la prima regola da rispettare è
proprio questa: studiare.
Ci siamo soffermati altre volte sui vari approcci da
tenere per studiare bene e con metodo. Oggi daremo importanza a come poter
riuscire bene in una interrogazione, visto che non sempre durante le verifiche
orali si riesce a dare il massimo e ottenere il risultato che ci aspettiamo.
Consiglio spesso ai ragazzi di sorridere nonostante
la tensione, di tenere la testa alta e le spalle rilassate; tutto ciò aiuta a
sentirsi e ad apparire più sicuri. Un po’ di “sana paura” è accettabile, anzi
ci permette di affinare l’ascolto e comprendere bene la domanda fatta
dall’insegnante. Prima di rispondere è opportuno un momento di raccolta delle
idee, per organizzare al meglio l’esposizione, soprattutto in caso di domande
aperte e di ampio respiro, dove è importante avere uno schema mentale da
seguire per evitare di dimenticare gli aspetti principali dell’argomento. Se a
casa ci siamo ben allenati all’esposizione orale, il discorso appare fluido e
scorrevole e la nostra sicurezza interiore aumenta. E in caso contrario…cosa
fare? Può succedere che non sappiamo effettivamente rispondere ad una domanda.
Forse perché formulata in maniera complessa, che richiede un momento di
comprensione in più prima di iniziare a rispondere, o forse perché riferita ad
un argomento che non abbiamo studiato o capito bene.
Nel primo caso, un
argomento correlato potrebbe essere di stimolo a farci ricordare qualcosa ed
iniziare a rispondere, altrimenti meglio essere sinceri e confessare che su
quella domanda non siamo sufficientemente preparati. Ammettere una mancanza
talvolta è la strada migliore per arrivare ad essere più pronti all’interrogazione
successiva, consapevoli che questa volta qualcosa non ha funzionato e va
apportato un miglioramento. Sconfiggere l’ansia è possibile con una buona
preparazione e con una buona conoscenza di se stessi.
articolo tratto dal mensile "Quello che c'è", rivista della Valdinievole - num. maggio 2015