Una
mia vecchia insegnante diceva che ai rimandati a settembre la scuola piaceva
talmente tanto che avevano fatto in modo di poter studiare per tutta l’estate…ed
ovviamente era una battuta.
Una
mancata ammissione alla classe successiva è espressione di un insuccesso per
tutti, sia nel caso di una bocciatura, sia nel caso del debito scolastico. Un
insuccesso che vale la pena di analizzare, per comprendere cosa non ha
funzionato e quali nuovi strumenti adottare per avere un risultato diverso e
positivo.
Il
primo passo da fare è proprio quello di etichettare la bocciatura o il debito
scolastico come un risultato migliorabile e non come un fallimento, soprattutto
a livello personale e della famiglia.
Quello
successivo è iniziare a farsi delle domande con valore positivo, che traggano
il buono che c’è in quella situazione; quante volte una bocciatura percepita
come evento tragico ha portato invece ad una maturazione dello studente? Il
carattere formativo della scuola, infatti, deve non solo garantire delle
competenze ma promuovere lo sviluppo della personalità. I giovani vanno a scuola per educarsi,
per formarsi, per autorealizzarsi, acquisendo conoscenze, capacità ed
atteggiamenti, ed il compito della scuola è quello di agevolare, favorire,
rendere possibili i processi apprenditivi e formativi. E talvolta abbiamo
bisogno di uno stop per ripartire alla grande.
Come
fare per mettersi a studiare con carica positiva e motivazione, trovando
stimoli e alimentando la fiducia in se stessi, troppo spesso minata dai
risultati scarsi? Importante è stabilire un rinnovato atteggiamento e un piano
di azione ricco di nuovi elementi, che porteranno ad azioni e risultati diversi
da quelli ottenuti in passato, poichè rimanere ancorati alle vecchie abitudini
non può far altro che produrre gli stessi eventi.
Ne vuoi sapere di più? Contattami al 388 4791364 o info@metodo5.it Ciao! Antonietta
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