venerdì 10 luglio 2015

Bocciato a giugno o promosso a settembre? Un successo rimandato

Una mia vecchia insegnante diceva che ai rimandati a settembre la scuola piaceva talmente tanto che avevano fatto in modo di poter studiare per tutta l’estate…ed ovviamente era una battuta.
Una mancata ammissione alla classe successiva è espressione di un insuccesso per tutti, sia nel caso di una bocciatura, sia nel caso del debito scolastico. Un insuccesso che vale la pena di analizzare, per comprendere cosa non ha funzionato e quali nuovi strumenti adottare per avere un risultato diverso e positivo.
Il primo passo da fare è proprio quello di etichettare la bocciatura o il debito scolastico come un risultato migliorabile e non come un fallimento, soprattutto a livello personale e della famiglia.
Quello successivo è iniziare a farsi delle domande con valore positivo, che traggano il buono che c’è in quella situazione; quante volte una bocciatura percepita come evento tragico ha portato invece ad una maturazione dello studente? Il carattere formativo della scuola, infatti, deve non solo garantire delle competenze ma promuovere lo sviluppo della personalità. I giovani vanno a scuola per educarsi, per formarsi, per autorealizzarsi, acquisendo conoscenze, capacità ed atteggiamenti, ed il compito della scuola è quello di agevolare, favorire, rendere possibili i processi apprenditivi e formativi. E talvolta abbiamo bisogno di uno stop per ripartire alla grande.

Come fare per mettersi a studiare con carica positiva e motivazione, trovando stimoli e alimentando la fiducia in se stessi, troppo spesso minata dai risultati scarsi? Importante è stabilire un rinnovato atteggiamento e un piano di azione ricco di nuovi elementi, che porteranno ad azioni e risultati diversi da quelli ottenuti in passato, poichè rimanere ancorati alle vecchie abitudini non può far altro che produrre gli stessi eventi. 

Ne vuoi sapere di più? Contattami al 388 4791364 o info@metodo5.it      Ciao! Antonietta

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